Un SSD, a differenza degli Hard Disk tradizionali, si “deteriora” ogni qual volta fa un accesso alla memoria. Di norma quindi, per far si che sia più performante e longevo, è buona cosa ottimizzare le sue performance affinché facciano il minor numero di accessi alla memoria.
1. Impostare il Controller SATA su AHCI Mode
Durante la fase di installazione del Sistema Operativo, bisogna accertarsi che il nostro BIOS abbia il nostro Controller SATA configurato (e quindi anche compatibile) con la modalità AHCI. Questa modalità è necessaria per il supporto nativo del TRIM (che andremo a spiegare al passaggio sucessivo), utilizzato dal nostro SSD.
Se siete sicuri di aver installato il vostro Sistema Operativo in modalità IDE (ed il vostro BIOS supporta l’AHCI), è raccomandabile passare in modalità SATA -> AHCI dopo aver completato questi semplici passaggi descritti nell’articolo seguente: http://support.microsoft.com/kb/922976
2. Verificare che il TRIM sia attivo
Il comando TRIM permette al sistema operativo di informare l’unità SSD quali blocchi di dati non sono più in uso e possono essere cancellati. Fondamentalmente, il TRIM consente di evitare il degrado di prestazioni in scrittura grazie al modo in cui gestisce l’ eliminazione e la scrittura.
Windows 7 (e superiori) supporta il TRIM automaticamente, ma è comunque buona cosa accertarsi che il supporto TRIM sia abilitato. Ecco come si può fare:
Lanciare un Prompt dei Comandi in modalità Amministratore (Clicchiamo su Start, scriviamo “cmd.exe” nel box di ricerca e premiamo Ctrl+Shift+Invio)
- Nella schermata del Prompt, scriviamo fsutil behavior query disabledeletenotify
- Se il comando ci restituisce DisableDeleteNotify = 0 vorrà dire che il TRIM è attivo.
- Se il comando ci restituisce DisableDeleteNotify = 1 vorrà dire invece che è disattivato.
- Se è disattivato, per renderlo attivo basta configurare il Controller SATA in AHCI come spiegato nel
- punto 1, il TRIM è una funzionalità nativa di Windows 7, 8 e superiori.
Screenshot di un Prompt dei Comandi
3. Disabilitare il Ripristino Configurazione di Sistema
Il Ripristino configurazione di sistema su un SSD può degradare le prestazioni SSD nel tempo, peraltro rendendo molto difficile il lavoro del TRIM. Quindi è consigliabile disattivare il Ripristino configurazione di sistema sia per evitare questo appesantimento di lavoro al TRIM, sia per riconquistare prezioso spazio di archiviazione!
Ecco come fare:
- Click destro su Computer e selezioniamo Proprietà
- Click su Protezione sistema
- Click sul pulsante Configura
- Ed infine selezioniamo “Disattiva protezione sistema” e poi si Applica
Schermata in cui andremo a disabilitare il “Ripristino configurazione di sistema”
4. Disabilitare il servizio di Indicizzazione dell’unità
Con i tempi di accesso di un SSD (0,1 ms per la maggior parte), non è necessario indicizzare l’unità per avere tempi di risposta più rapidi come con un disco rigido standard
- Andare nella schermata Computer
- Click destro sulla nostra unità SSD, e selezioniamo Proprietà
- Nella schermata che si aprirà deselezioniamo il box dove c’è scritto “Consenti l’indicizzazione del contenuto e delle proprietà dei file di questa unità” e clicchiamo su Applica
- Potrebbe comparire un messaggio di avviso per avvertirci che ci sono errori nell’applicazione degli attributi ai file, è normale niente paura, selezioniamo “Ignora tutti” e continuiamo.
Screenshot per le proprietà dei supporti di memorizzazione
5. Disattivare l’ibernazione
E’ possibile liberare spazio sul nostro SSD (all’incirca della quantità di RAM) disabilitando l’ibernazione del sistema. Disabilitare la sospensione impedirà l’utilizzo di questa modalità di risparmio energetico, ma lo spazio libero che recupereremo ne farà valere la pena.
Ecco come fare:
- Fare clic su Start, digitare cmd, fare clic destro sull’icona cmd e scegliere Esegui come amministratore
Nel prompt dei comandi scrivere powercfg-h off e premere Invio
Screenshot su come disabilitare l’ibernazione
6. Disabilitare la deframmentazione automatica dei dischi
Come impostazione predefinita, Windows 7 (e superiori) dovrebbero disattivare automaticamente la deframmentazione poiché è parte dei requisiti del TRIM. Nel caso in cui non lo faccia, è fortemente consigliabile di disattivare questa funzione, poiché la deframmentazione di un SSD non è affatto buona cosa!
Come disattivare:
- Andare su Computer
- Fare clic destro sul nostro SSD selezionando prima “Proprietà” e poi la scheda “Strumenti“
- Nella sezione “Ottimizzazione e deframmentazione unità” cliccare sul pulsante “Ottimizza“
- Si aprirà una nuova finestra dove avremo una vista completa dei nostri supporti di memorizzazione (Screenshot)
Schermata di ottimizzazione dei dischi su Windows 8.1
- Clicchiamo sul pulsante “Modifica impostazioni” nella parte inferiore della finestra
- Deselezioniamo “Esegui in base ad una pianificazione (scelta consigliata)” e clicchiamo su “Ok” per salvare le nostre preferenze
Disabilitiamo la deframmentazione pianificata
- Al termine delle modifiche chiudiamo la finestra di ottimizzazione dei dischi
7. Disabilitare ClearPageFileAtShutdown e LargeSystemCache
- Selezioniamo il percorso “HKEY_LOCAL_MACHINE\CurrentControlSet\Control\SessionManager\Memory Management
- Fare click destro sia su ClearPageFileAtShutdown che su LargeSystemCache
- Selezioniamo modifica su ognuna delle due voci e cambiamo il valore da 1 a 0
- Riavviamo il PC per finalizzare l’impostazione
8. Disabilitare Windows Search e l’Ottimizzazione Avvio (Superfetch)
La ricerca di Windows crea un indice di file e cartelle sul supporto primario di memorizzazione, che occupa circa il 10% dello spazio rappresentato dagli stessi dati indicizzati. Quando si cerca con la ricerca di Windows, il sistema cerca parte del file direttamente nella memoria, quindi la ricerca è molto veloce.
Ancora una volta, questo sistema è molto efficace, ma perde d’interesse con gli SSD grazie alla loro grande velocità di risposta. I benefici ottenuti da questo servizio non compensano la perdita di preziosi Gb sul nostro SSD.
- Premiamo il tasto Windows + R e sulla finestra Esegui che si aprirà scriviamo “services.msc”
- Scorriamo la lista fino a trovare il servizio “Ottimizzazione Avvio“, click destro e selezioniamo “Proprietà“
- Su “Tipo di avvio:”, facciamo click sul menù a tendina e selezioniamo “Disabilitato“, dopodiché premiamo “Applica” e “Ok“
- Scorriamo poi la lista fino a trovare “Windows Search“, click destro e selezioniamo “Proprietà“;
- Così come abbiamo fatto prima, su tipo di avvio facciamo click sul menù a tendina e selezioniamo “Disabilitato“, dopodiché premiamo “Applica” e “Ok“
9. Disabilitare il Prefetch ed il Superfetch
Come farlo:
- Premiamo il tasto Windows + R e sulla finestra Esegui che si aprirà scriviamo “regedit“
- Selezioniamo il percorso “HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\SessionManager\Memory Management\PrefetchParameters“
- Fare click destro sia su EnablePrefetcher che su EnableSuperfetcher
- Selezioniamo modifica su ognuna delle due voci e cambiamo il valore esistente in 0. (I valori di queste due voci possono variare da 0 a 3, ognuna con differenti significati)
Voci di registro da modificare
- Riavviamo il PC per finalizzare l’impostazione
10. Attivare la Cache in scrittura sul dispositivo
La cache in scrittura è una funzionalità che migliora le performance sia degli Hard Disk tradizionali sia degli SSD. Quando il “write caching” è attivo, parte della memoria volatile è usata per collezionare e mettere in cache i comandi di scrittura inviati all’Hard Disk.
- Fare click destro su “Computer” e selezionare “Proprietà”
- Selezioniamo “Gestione Dispositivi”
- Scorriamo la lista fino a “Unità Disco” ed espandiamo la sezione
- Facciamo click destro sul nostro SSD e selezioniamo “Proprietà”
- Nella tab “Criteri”, attiviamo l’opzione “Attiva cache in scrittura sul dispositivo” e premiamo “Ok”
Il write caching dovrebbe essere attivo sulla maggior parte degli SSD
ATTENZIONE: Questa opzione non dovrebbe essere attivata su SSD marchiati Intel, poiché sono stati riportati e verificati cali di performance! Eseguire sempre i test.